Filo Interdentale non ti temo!

Nella cura della nostra bocca, il filo interdentale gioca un ruolo da protagonista.

Ma secondo un sondaggio condotto in Italia, circa l’82% delle persone non usa il filo interdentale, o lo fa raramente. Sono davvero tantissime!

Eppure il filo interdentale è uno degli strumenti più consigliati dai dentisti ai loro pazienti per mantenere la salute di denti e gengive.

Perché è importante usare il filo interdentale?

Ti è mai capitato dopo aver spazzolato i denti di avere la sensazione che non siano abbastanza puliti? Ecco quando entra in gioco il filo interdentale.

Spesso sottovalutiamo l’importanza e l’efficacia di questo strumento, affidandoci solo allo spazzolino. Ma il filo interdentale non è un capriccio dei dentisti.
È essenziale per rimuovere i residui di cibo e la placca nei punti in cui lo spazzolino non può arrivare, cioè negli spazi tra un dente e l’altro.

Pensaci: perché pulire solo una parte dei propri denti quando puoi avere una pulizia completa?

E’ dimostrato che l’uso quotidiano del filo interdentale aiuta a prevenire carie, malattie gengivali e aiuta chi ha problemi di alitosi. Inoltre secondo studi recenti, sembra che, riducendo la placca e i batteri nocivi, il filo interdentale possa avere un impatto positivo anche sulla salute cardiovascolare e sul controllo del diabete.

Quando è meglio usarlo?

Va usato una volta al giorno, meglio la sera. Ma in quale momento? Le opinioni degli esperti sono discordanti:

🦷Alcuni consigliano di passare il filo tra i denti PRIMA di usare lo spazzolino: il filo, rimuovendo placca e residui di cibo annidati tra i denti, permette così ai principi attivi del dentifricio di raggiungere anche le fessure interdentali.

🦷Altri specialisti suggeriscono di utilizzare il filo solo DOPO aver spazzolato i denti: così facendo, partendo dal presupposto che lo spazzolino abbia già rimosso un certo quantitativo di sporco, viene facilitata l’azione del filo interdentale.

Per un’igiene orale efficiente il nostro team consiglia di passare PRIMA il FILO interdentale POI spazzolare i denti.
Secondo gli studi, infatti, questa sarebbe la successione migliore per rimuovere più PLACCA possibile riducendo la possibilità dell’insorgere di CARIE.

Come si usa il filo interdentale?

Può sembrare complicato all’inizio, ma con un po’ di pazienza e la tecnica giusta in poco tempo saprai manovrarlo in modo efficace.

  1. Taglia circa 40 cm di filo usando l’apposita linguetta presente in ogni confezione.
  2. Avvolgilo intorno alle dita medie delle due mani.
  3. Aiutati poi con l’indice e il pollice per guidare il filo delicatamente tra i denti.
  4. Muovilo dolcemente su e giù, curvandolo attorno alla base di ogni dente, come a formare una C.
  5. Fai scivolare il filo verso il basso per pulire il dente anche al di sotto del margine gengivale, sempre rimanendo aderente al dente.
  6. Ripeti per ogni lato del dente.
  7. Prima di passare al dente successivo, usa una parte pulita del filo.

Ricorda: gentilezza è la parola chiave per evitare danni alle gengive.

Molti si spaventano e decidono di non usare il filo interdentale perché esce del sangue dalle gengive: in realtà è del tutto normale le prime volte!
Spesso è solo un segno che le gengive devono abituarsi a questa nuova routine. Tuttavia, se il problema persiste, è sempre meglio consultare il dentista.

Filo interdentale gengive che sanguinano

All’inizio può capitare che la scarsa manualità e una maggiore presenza di placca facciano sembrare questo step dell’igiene orale quotidiana il più difficile, ma già dopo pochi giorni sarà più facile prendere confidenza con il filo interdentale e usarlo con disinvoltura.

In particolare, per alcuni la pulizia dei denti posteriori può risultare più difficoltosa, ma in questo caso si può optare per l’uso di una forcella tendifilo, la cui forma ergonomica permette di raggiungere le parti più “scomode” della bocca.

Qual è il miglior filo interdentale?

La prima cosa da fare prima di procedere con l’acquisto, come per lo spazzolino, è chiedere consiglio al proprio dentista o igienista dentale di fiducia, che conosce bene le caratteristiche della vostra bocca e dei vostri denti. In commercio si trovano vari tipi di filo adatti ad ogni esigenza, che si dividono in tre categorie principali:

🔷CLASSICO: la forma arrotondata gli permette di essere inserito più facilmente negli spazi interdentali ed ha una maggiore aderenza.

🔷CERATO: la funzione principale della cera è far sì che il filo interdentale scivoli più facilmente e che non si sfilacci, ed è consigliato per le persone che hanno poco spazio tra un dente e l’altro.

🔷SPUGNOSO: la consistenza spugnosa assorbe e facilita la rimozione della placca, minimizzando il rischio di tagliare la gengiva. E’ indicato per pazienti con ortodonzia o ponti fissi, perché permette di inserire facilmente il filo sotto ponti o apparecchi metallici.

Ognuno di questi ha un ruolo specifico, ma tutti condividono un obiettivo comune: mantenere i tuoi denti puliti e la tua bocca sana.

💡CURIOSITÀ💡

L’inventore della prima forma di filo interdentale fu Levi Spear Parmly, dentista di New Orleans; nel 1815 raccomandò alle persone di pulire i loro denti con un filo di seta.

Fu la Johnson & Johnson Corporation a ricevere il primo brevetto per filo interdentale nel 1898. Negli anni ’40 il nylon, elastico e resistente agli strappi, prese il posto della seta.

Da allora la varietà di fili disponibili sul mercato si è ampliata includendo materiali(PTFE/ Teflon), consistenze e spessori diversi per meglio adattarsi agli spazi interdentali di ognuno, ma negli ultimi anni i fili interdentali biodegradabili sono tornati sul mercato, in risposta alle campagne di sensibilizzazione sui temi ambientali.

👉 Noi crediamo fortemente nell’importanza del filo interdentale come investimento per la tua salute futura.

Sei hai dubbi su quale filo interdentale sia più adatto a te o hai difficoltà quando lo usi, chiedi consiglio all’igienista o al tuo dentista di fiducia, sarà felice di consigliarti al meglio!